martedì 1 luglio 2014

Il Tribunale dell’Inquisizione di Modena e la terra di mezzo.



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Maestro renano, "L'incantesimo d'amore"

"Eresie e magie tra Modena e Bologna. Il Tribunale dell'Inquisizione di Modena e il controllo della fede sul territorio dopo la Controriforma" è il titolo della mostra documentaria presente fino al 20 settembre all'Archivio di Stato di Modena. Una ricchissima esposizione che illustra l’attività giudiziario-repressiva del Tribunale dell’Inquisizione di Modena (1329-1785), grazie ad uno dei Fondi, conservato presso l’Archivio, tra i più completi.



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La presentazione di una piccola parte degli incartamenti processuali (si consideri che tra il 600 ed il 700 si contano più di 2.500 fascicoli), inseriti nel più ampio panorama dell’inquisizione in età moderna, contro eretici e streghe, guaritrici e malefiche di Crevalcore, ammaliatrici di San Giovanni in Persiceto, trovatori di tesori per mezzo del demonio.  



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Corpi del reato

Possiamo quasi vederli alcuni di questi “imputati”, un impasto a volte di povertà e superstizione, a volte di autonomia e sapere. Lucia in Bertozzi, levatrice ed herbaria e per di più vedova, un aggravante per l’epoca; Ginevra Gamberini meretrice e maga, capace di piegare la volontà altrui, si legge in un pezzo di carta un suo incantesimo, messo agli atti del processo, Per farsi voler bene alle donne e chiavarle.  In luna crescente nel giorno di giobbia…; Tommaso “Bavella” luterano, sosteneva che la grazia di Dio era donata al peccatore indipendentemente dai suoi meriti, negando l’utilità delle indulgenze. A Bologna fece parte di un gruppo eretico composto da tessitori, sarti, maestri di grammatica e fu membro dell'Accademia "del Grillenzoni", un circolo di colti eterodossi modenesi e italiani.



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"La metoscopia", libretto manoscritto. 

La mostra fa parte di un progetto desiderato e realizzato per rivalutare i patrimoni archivistici e soprattutto la conoscenza del territorio di confine tra Modena e Bologna, il limite di un confine, ma anche il legame e soprattutto la contaminazione fra due terre. Un ciclo d’iniziative a cui, non a caso, è stato dato il nome “Il confine che non c’è. Bolognesi-Modenesi uniti nella terra di mezzo” ed è proprio la prima parte di questo ciclo ad essere dedicata al tema dell’Inquisizione.



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Corpi del reato

La terra di mezzo non è quella di Arda, creata dalla penna di J.R.R. Tolkien, dove s’incrociano i destini di uomini, elfi, nani, orchi, hobbit e maghi. Si, i maghi! Se ad Arda è proprio un mago a resistere al potere oscuro del male, nella nostra terra di mezzo la sola parola magia è male e il baluardo per la salvezza delle anime è il Tribunale dell’Inquisizione.

Nel corso dei secoli i “Sacri Tribunali” (dal 1100 fino agli anni ’30 con l’abolizione definitiva delle Inquisizioni in Spagna e Portogallo) sotto l’egida papale e regia hanno perseguitato, torturato, incarcerato, ucciso uomini e donne, messo al bando i libri (l’indice dei libri proibiti pubblicata dalla chiesa conta più di 30 edizioni), per estirpare il dilagare dell’eresia, per impedire il progresso scientifico (processo a Galileo) e il pensiero filosofico (il rogo di Giordano Bruno), contenere i movimenti protestanti e quelli pauperisti che predicavano la povertà e il ritorno della chiesa ad una condotta evangelica pura, per fini meramente politici come confermano nel XV secolo le persecuzioni contro ebrei e musulmani, con la condanna i beni venivano confiscati ed ad essere processati non si sottraevano neanche i morti portatori di cospicue eredità.  

Non dimentichiamo gli omosessuali, ramo dei sodomiti (canto XV dell’Inferno di Dante Alighieri), nella sodomia venivano fatte rientrare tutte le pratiche sessuali contrarie alla procreazione, oltre che essere esiliati, emarginati socialmente, su ordine papale consegnati ai tribunali e condannati al rogo.
E tutto sempre in nome della fede. Stime prudenti parlano di 500.000 esecuzioni capitali, di cui 100.000 solo streghe.



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Pierre de Lancre, "Tableau de l’Inconstance des mauvais anges et démons"

Processi, denunce, accuse, testimoni e false testimonianze si fondono e si confondono in un’epoca di superstizione e paura. E sappiamo bene che la paura e l’ignoranza di una società genera solo vittime, a beneficiarne è solo il potere o meglio chi vuole detenere il potere.

Ho già ricordato (Poema di povere anime/1) qui la strage di san Bartolomeo nell’agosto del 1572. L’ordine partito da Carlo IX era di uccidere gli esponenti più influenti dei protestanti (ugonotti), ma la carneficina tocco in modo indiscriminato anche i cattolici. Massacro religioso? 

Converrebbe dare un’occhiatina al contesto politico di quel periodo. Così come andrebbero analizzate dal punto di vista etnico-politico  gli attuali conflitti religiosi, qualche esempio, nella guerra del libano tra gli anni 70-90 si stima abbiano perso la vita circa 250.000 persone, alcuni parlano di cifre inferiori, lo scontro qui è tra sciiti, sunniti e cristiani; nella guerra in Afghanistan le forze talebane lanciano una nuova "jihad", o guerra santa, contro il governo afghano e la coalizione a guida statunitense. In tutto il mondo si parla della condizione della donna afghana privata di volto, voce e di ogni libertà. Numerosi i casi di donne che si sono date fuoco, o bruciate e torturate dai familiari. Sono i moderni roghi, e non solo in Afghanistan, qui però l’organo di controllo, ossia la polizia religiosa, è il Ministero per la Promozione della Virtù e la Prevenzione del Vizi.  

E come predicava San Gregorio di Nissa, nelle sue Orationes de beatitudinibus: 
Il fine di una vita virtuosa consiste nel divenire simili a Dio”
Perché alla nostra specie piace tanto l’onnipotenza.



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Staples, "djinn raging"

Ancora altri racconti qui Le donne, portale d’accesso del demonio!

Date un'occhiata alla sezione libri del UAAR....  potrebbe rivelarsi molto interessante.



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